“Fin da bambino volevo fare lo scrittore di mestiere, poi mi hanno detto che non era un lavoro vero. Ho commesso per troppo tempo l’errore di credere a quello che mi dicevano gli adulti, ma in qualche modo sto provando a rimediare”
Spesso mi è capitato di rivelare che molte delle cose che scrivo non sono altro che una palestra, un modo per allenare questa mia passione oziosa che spesso mi porta a passare giornate intere chiuso da solo nel mio appartamento. Così facendo nutro la mia mente di nuovi pensieri e mi faccio pervadere da nuove emozioni, il fatto poi di volerle trasmettere a qualcun altro significa che desidero in qualche modo comunicare con chi mi legge. Comunicare è una delle cose che mi riesce sempre più complessa in questa detestabile società consumista e per me riuscire a raggiungere una certa sintonia con una o due persone o magari con un centinaio di lettori curiosi è qualcosa di grandioso e a suo modo, è quello che considero la mia vocazione. Quindi tra le mie pagine di sicuro non troverete generi ben circoscritti in un qualche filone letterario perché non sono capace di scrivere in serie; non troverete narrazioni edulcorate e politicamente corrette ma al contrario potrete trovare una scrittura cruda e a tratti oscena che non vuole censurarsi e non lo fa per spavalderia ma perché è giusto, a mio avviso, essere veri in un contesto in cui sembra così tanto difficile discernere ciò che è vero da ciò che è falso o quantomeno ciò che si vuole pensare o dire da ciò che è il risultato di anni di manipolazione. Comprendo bene che queste mie parole richiederebbero un approfondimento ben più strutturato che quattro righe scritte sul sito internet di un autore sconosciuto, ma spero di riuscire a chiarirmi attraverso la finzione dei miei racconti e dei miei romanzi e magari nel farlo riuscirò anche a strapparvi qualche sorriso e qualche brivido.